Page 16 - Sebino News - Febbraio 2022
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        STORIA DELLA PARROCCHIA        Virginis Mariae dicatam…” (una chiesa  dell’Annonciata...”    ARCHIVIO PARROCCHIALE          documenti e riferimenti.
        Dai  documenti  ufficiali  degli  archivi  dedicata all’Annunciazione della Vergi- Fondamentale è il testo del decreto di ere- Tutti sappiamo che c’è, come in ogni par-  Perciò si è fatto un ordinamento e un inven
        della Curia Bergamasca, della chiesa di  ne Maria).           zione a parrocchia da parte del Vescovo  rocchia, un archivio parrocchiale, il luogo  tario dividendo  tutta  la  documentazione
        Calepio e della Parrocchia di Gandosso  In tutte le relazioni, i verbali e i decreti  Giustiniani, datato 7 maggio 1678; il Ve- dove si conservano tutti i documenti che  per argomento, per data, per persone, si è
        risulta che da sempre la chiesa di Gan- delle  Visite  pastorali  sia  a  Calepio  che  scovo dichiara solennemente: “… decla- riguardano la vita spirituale, amministrati-  siglato ogni faldone, registro e cartelletta.
        dosso è stata  dedicata  alla  Annuncia- a Gandosso si nomina la chiesa di Gan- ramus ecclesiamque dicatam Annuncia- va, organizzativa, storica e sociale di una  Alla fine, ne sono risultati 77 faldoni, 79
        zione, dal tempo in cui esisteva solo la  dosso sempre con il titolo della Annun- tioni  gloriosissimae Virginis Mariae…”  comunità parrocchiale. Qual è la novità per  registri, il tutto raccolto in 14 capitoli, sud-
        chiesetta dipendente dalla Pieve di S. Lo- ciazione.Nella  relazione  per la  Visita  (dichiariamo  smembrata  e  separata  la  il nostro Archivio?  divisi in 412 unità archivistiche, compren-
        renzo in Calepio, fino alla sua erezione a  Pastorale del Vescovo Cornaro, avvenuta  Chiesa dedicata all’Annunciazione della  A Gandosso l’archivio parrocchiale esiste  denti 4.013 sottosezioni o documentazioni,
        Parrocchia.                    il 5 giugno 1625 si dice: “… Oratorium  gloriosissima Vergine Maria).  dal 1678. Per la prima volta, dopo esatta-  di cui 1.533 pagine digitalizzate. Grosso
        Il  primo  documento  (almeno  tra  quelli  Annunciationis B.M.  Virginis extructa  Collegato  a questo decreto  risulta im- mente 340 anni, si è fatto un ordinamento  modo possiamo parlare di una decina di
        fino  ad  ora  decifrato)  risale  al  1598;  si  triginta  ab hinc annis in contrata Gan- portante  anche  la  Ducale  del  Senato  di  e un inventario del nostro archivio. Esiste-  migliaia di carte ordinate. Il pezzo più
        tratta  di una petizione  che  Antonio de  docij…”  (Oratorio  dell’Annunciazione  Venezia (1677) dove si riporta la richie- vano inventari delle Reliquie, delle ope-  antico è un libro di spiritualità del 1570,
        Maffi  e  Giangiacomo  Bellotti,  a  nome  della B.M. Vergine, costruito trent’anni  sta  da  parte  degli  abitanti  di  Gandosso  re d’arte, degli arredi, ma un inventario  seguito poi dai primi registri anagrafici del
        degli abitanti di Gandosso, rivolgono al  prima in contrada Gandosso).  di potersi costituire in parrocchia  auto- preciso e dettagliato dell’archivio non era  1678. Tutte le parti sono state segnate, si-
        Vescovo al Vescovo Gianbattista Milani  Nella relazione  della  Visita del Santo  noma e si parla “… d’eriggere in Paro- mai stato fatto. Tutti i documenti e le carte  glate e raccolte in un indice.
        per chiedere la facoltà di poter celebrare  Vescovo Barbarigo, 29 settembre 1659,  chiale mercenaria la chiesa della Sant.ma  erano riposti sui ripiani in modo casuale, a  Che cosa contiene l’archivio parrocchiale
        la Messa, affermando che esiste in loco  si scrive: “…contrada chiamata il Gan- Anonciata anticamente in esso luogo di  volte molto confuso e disordinato, con una  di Gandosso. Lo desumiamo dai 14 capi-
        “… Quandam  ecclesiam Annunciationi  dozzio che ha una chiesa sotto titolo  Gandozzo …”      conseguente enorme difficoltà a cercare  toli in cui è stato suddiviso:
                                                                                                                                    ANAGRAFE      PARROCCHIALE,
                                                                                                                                    PARROCCHIA, AUTORITA’  EC-
                                                                                                                                    CLESIASTICHE,     CONFRATER-
                                                                                                                                    NITE PIE UNIONI  ASSOCIAZIO-
                                                                                                                                    NI,  AUTORITA’ ED ENTI  CIVILI,
                                                                                                                                    AMMINISTRAZIONE  BENI  PAR-
                                                                                                                                    ROCCHIALI,  CHIESE E LUOGHI
                                                                                                                                    SACRI,  CULTO FUNZIONI RELI-
                                                                                                                                    GIOSE ATTIVITA’  PASTORALI,
                                                                                                                                    PERSONALE, ORATORIO, SCUO-
                                                                                                                                    LA MATERNA PARROCCHILE,
                                                                                                                                    MISCELLANEA, LIBRERIA,
                                                                                                                                    MULTIMEDIA.
                                                                                                                                    Il risultato è stata una autentica miniera
                                                                                                                                    di documentazione che testimonia tutta la
                                                                                                                                    vita  parrocchiale  dal  1678  fino  agli  anni
                                                                                                                                    duemila (c’è poi da ricordare che a parte
                                                                                                                                    esiste l’Archivio Corrente che riguarda
                                                                                                                                    tutta la documentazione che si sta utilizzan-
                                                                                                                                    do adesso e che è nelle mani del parroco).
                                                                                                                                    Ci poniamo allora una domanda: tutta
                                                                                                                                    questa documentazione storica a che cosa
                                                                                                                                    serve? Possiamo rispondere con una frase
                                                                                                                                    di Bernardo da Chartres “ci sentiamo dei
                                                                                                                                    giganti se abbiamo la coscienza, pur es-
                                                                                                                                    sendo nani”, di essere sulle spalle delle
                                                                                                                                    generazioni che ci hanno preceduto nel se-
                                                                                                                                    gno dell’unica fede. In una nota della Pon-
                                                                                                                                    tificia  Commissione  dei  Beni  culturali  si
                                                                                                                                    dice che “gli archivi, conservando le testi-
                                                                                                                                    monianze delle tradizioni religiose e della
                                                                                                                                    prassi pastorale, hanno una loro intrinse-
                                                                                                                                    ca vitalità e validità. Essi contribuiscono
                                                                                                                                    efficacemente nel far crescere il senso di
                                                                                                                                    appartenenza ecclesiale di ogni singola ge-
          PARROCCHIA ANNUNCIAZIONE B.V. MARIA                                                                   FOTO SAN MARCO      nerazione e rendono manifesto l’impegno
                                                                                                                                    della Chiesa in un determinato territorio.”
                                                    GANDOSSO ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
                                                                                                                                    L’archivio parrocchiale è un patrimonio
                                                                                                                                    della nostra tradizione e come ha detto il
                                                                                                                                    nostro Vescovo Francesco “Curare la tra-
                                                                                                                                    dizione  non  significa  custodire  le  ceneri,
                                                                                                                                    ma soffiare sulle braci”.
                                                                                                                                    Questo dunque il significato di questa ini-
                                                                                                                                    ziativa di curare l’archivio: soffiare sulle
                                                                                                                                    braci del passato per far scoccare fiamme
                                                                                                                                    nella nostra vita presente di comunità par-
                                                                                                                                    rocchiale.
                                                                                                                                    Sono tanti i temi del nostro passato su cui
                                                                                                                                    meditare e progettare il nostro presente e
                                                                                                                                    futuro. Facciamo solo qualche esempio.
                                                                                                                                    Prendiamo la funzione dei laici nella vita
                                                                                                                                    della parrocchia: l’archivio ci insegna che
                                                                                                                                    la nostra parrocchia è nata non per una
                                                                                                                                    iniziativa di qualche prete, ma sono stati
                                                                                                                                    i laici, i capifamiglia di Gandosso che nel
                                                                                                                                    1678 hanno fatto di tutto e espletate tutte
                                                                                                                                    le pratiche per far nascere la parrocchia. E’
                                                                                                                                    un bell’argomento su cui noi laici di oggi
                                                                                                                                    dobbiamo riflettere.
                                                                                                                                    Un altro esempio storico è la catechesi che
                                                                                                                                    in passato si chiamava dottrina cristiana:
                                                                                                                                    c’erano tante persone che erano coinvolte
                                                                                                                                    nell’istruzione religiosa, c’erano i “pesca-
                                                                                                                                    tori” cioè uomini che andavano per le stra-
                                                                                                                                    de a raccogliere la gente per la dottrina, i
                                                                                                                                    “portinari” che sul sagrato facevano entra-
                                                                                                                                    re piccoli e grandi in chiesa per la dottrina,
                                                                                                                                    i “maestri” addetti all’insegnamento. Allo-
                                                                                                                                    ra era così, oggi magari facciamo addirit-
        I PARROCI NELLA STORIA                                                                                                      tura fatica a trovare disponibilità per fare
                                                                                                                                    catechismo.
        1      Frusca don Giuseppe       da Lovere                 dal 1678 - 1684                                                  Un altro tema quello dell’emigrazione:
                                                                                                                                    la popolazione di Gandosso ha avuto nel
        2      Piccioli don Girolamo       da Adrara S.M.         dal 1684 - 1702                                                   suo DNA questa necessità dell’emigrare in
        3      Rampinelli don Giuseppe      da Bergamo              dal 1702 - 1715                                                 cerca di lavoro e non solo alla fine dell’Ot-
        4      Vecchi don Gabriele                                        dal 1715 - 1716                                           tocento e fino a metà Novecento; la prima
                                                                                                                                    volta che si cita il nome di Gandosso risale
        5      Merelli don Antonio Matteo  da Gazzaniga          dal 1716 - 1717                                                    al 1388 e riguarda proprio un gandossese
        6      Testi don Prospero                                          dal 1718 - 1738                                          “Zambonus et filius de Gandotio de Per-
        7      Gallizzioli don Antonio Giovanni da Leffe           dal 1738 - 1742                                                  gamasca” che era emigrato in quel periodo
                                                                                                                                    a Brescia in cerca di lavoro e sussistenza
        8      Vitali don Andrea                   da Palosco                 dal 1742 - 1748                                       per la sua famiglia. E’ un bell’interrogati-
        9      Maffi don Giacomo         da Gandosso             dal 1748 - 1790                                                    vo sul nostro modo di porci oggi sul tema
        10     Bonetti don Giacomo       da Zogno                  dal 1790 - 1800                                                  dell’immigrazione.
                                                                                                                                    Ovviamente l’archivio serve per essere,
        11     Cavagnari don Giacomo      da Romano di Lomb.dal 1800 - 1821                                                         con le dovute autorizzazioni, consultato e
        12     Manzoni don Giorgio       da Calusco                dal 1822 - 1828                                                  studiato.
        13     Brignoli don GiovanBattista  da Cenate S. Mart.    dal1828 - 1830                                                    Si è cominciato con l’iniziativa della data
                                                                                                                                    del proprio Battesimo. Come ha più vol-
        14     Sonzogni don Francesco                                        dal 1831 - 1867                                        te ricordato Papa Francesco conoscere
        15     Zucchi don Luigi                    da Vercurago            dal 1867 - 1915                                          la data del proprio Battesimo è una cosa
        16     Pellegrini don Paolo       da Capizzone            dal 1916 - 1927                                                   molto importante. Per chi lo desidera per
                                                                                                                                    sé, per i propri figli, per i propri nonni o
        17     Tengattini don Pietro       da Paratico                dal 1928 - 1942                                               bisnonni sarà possibile richiedere queste
        18     Salvi don Cristoforo       da Berbenno              dal 1942 - 1981                                                  informazioni, giorno, padrini, sacerdote
        19     Nodari don Luigi                    da Vertova                dal 1981 - 1988                                        del proprio battesimo.
                                                                                                                                    Un ringraziamento a Don Antonio che
        20     Vigani don Valerio        da Villongo               dal 1989 - 2001                                                  ha voluto caldamente questo lavoro di
        21     Epis don Luciano                    da Bracca                 dal 2001 - 2006                                        riordino, un lavoro lungo e impegnativo,
        22     Giudici don Angelo         da Clusone              dal 2006 - 2014                                                   ma i cui risultati hanno dato ampie sod-
                                                                                                                                    disfazioni e soprattutto hanno ravvivato
        23     Gamba don Antonio          da Zogno                 dal 2014 - 2019                                                  un patrimonio della nostra parrocchia da
        24     Chioda don Michele         da Albino            dal 2019 -                                                           lasciare in eredità alle generazioni future.
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