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CATERINA LA GRANDE IMPERATRICE DI RUSSIA
(Continua dall’uscita precedente) Facendo riferimento agli scritti di Cesare Beccaria loro padroni come i “cattivi” corrotti e crudeli che
All’epoca della detronizzazione di Pietro III, a tutti e Montesquieu, Caterina redasse un documento di impedivano loro di avere la libertà e di comunicare
gli effetti, esisteva un potenziale rivale al trono per riforma del sistema giudiziario. La commissione le- liberamente col sovrano o che fraintendevano volon-
Caterina: questi era Ivan VI (1740-1764), il quale era gislativa, a onta del nome, aveva un ruolo consulti- tariamente i decreti imperiali. I servi della gleba in
tenuto prigioniero presso Schlüsselburg, sulle rive vo e propositivo, senza potere alcuno. Il suo scopo Russia all’epoca di Caterina, si dimostrarono sempre
del Lago Ladoga, dall’età di sei mesi; oltre a Yeliza- avrebbe dovuto essere quello di mettere in evidenza abbastanza guardinghi e sospettosi verso di lei, già
veta Alekseyevna Tarakanova (1753-1775). Ivan VI dai primi giorni della sua ascesa: Caterina aveva in-
venne assassinato nel tentativo di farlo fuggire dalla fatti annullato l’atto con cui Pietro III aveva liberato
sua prigione in un fallimentare tentativo di colpo di i servi della gleba di proprietà della chiesa ortodossa.
Stato ai danni di Caterina: la sovrana, come l’impe- Ovviamente ai servi non piacque nemmeno il fatto
ratrice Elisabetta prima di lei, aveva dato istruzioni che Caterina avesse deciso di non occuparsi più di-
che egli dovesse essere ucciso se avesse tentato di rettamente delle loro petizioni. Lontani dalla capita-
organizzare un qualsiasi colpo di Stato a danno del le, furono addirittura confusi dalle circostanze della
potere costituito. Ivan era stato giudicato pazzo da sua improvvisa ascesa al trono.
anni e per questo era stato posto in solitario confino I contadini, inoltre, furono scontenti durante il regno
e anche per questo si riteneva che una sua ascesa al di Caterina per una serie di problematiche dovute a
trono ne avrebbe fatto solamente un burattino nelle cattive annate nei campi, a epidemie (in particolare
mani di qualche profittatore di palazzo. quella del 1771). I nobili, in risposta alle politiche
Anche se Caterina non era una discendente della di-
nastia dei Romanov, era discendente della dinastia
dei Rurik che aveva preceduto i Romanov al trono di
Russia. Succedette al marito come zarina regnante,
seguendo i dettami stabiliti già all’epoca di Caterina
I che era succeduta al marito Pietro il Grande nel
1725 in mancanza di eredi. Gli storici hanno di-
scusso dello status tecnico dell’ascesa di Caterina,
se essa abbia agito da reggente o da usurpatrice e dovuta spettare al padrone e una parte andava al pro-
cioè se essa avesse svolto l’attività di sovrana per sé prio sostentamento. Questi accordi erano stabiliti per
o per conto di suo figlio, il granduca Paolo, ancora legge e dovevano essere rispettati da servi e padroni.
minorenne. Negli anni ‘70 del Settecento, un grup- Caterina, che si trovò a regnare all’epoca, sostenne
po di nobili collegato a Paolo (Nikita Panin e altri) tale sistema sostanzialmente non mutandolo: così
considerarono l’idea di un nuovo colpo di Stato per i problemi, proponendo soluzioni. La commissione, l’aveva ereditato e così esso rimase negli anni a ve-
deporre questa volta Caterina e trasferire la corona che rappresentava tutte le classi sociali tranne i servi nire sino alla sua abolizione.
al giovane granduca Paolo, il quale si dimostrava più della gleba (la maggioranza della popolazione), fu Caterina a ogni modo compì delle piccole riforme
propenso a una monarchia costituzionale anziché a sciolta prima che avesse concluso i lavori, probabil- anche nel campo della servitù della gleba, conceden- La ribellione di Pugačëv
una autocrazia illuminata. A ogni modo questo colpo mente in seguito a una svolta conservatrice nella sua do ai servi la possibilità di far valere i loro diritti se liberali di Caterina, rafforzarono ulteriormente il
di Stato non poté avere luogo e Caterina regnò sino politica e, soprattutto, a causa dello scoppio della il loro padrone avesse ecceduto quanto disposto dal- loro atteggiamento verso i servi della gleba. Questo
alla propria morte. guerra contro la Turchia. la legge russa in materia. Malgrado questa apertura, scontento generale portò alla cosiddetta Rivolta di
Il regno Caterina riorganizzò l’amministrazione dei gubernii, la sovrana stabilì che ai servi della gleba non fosse Pugačëv del 1774. I servi della gleba seguirono in
massa Pugačëv, un pretendente al trono che si spac-
L’incoronazione e la creazione di una nuova i governatorati, conferendo loro un grande potere più consentito di appellarsi direttamente allo zar per ciava per il legittimo zar, avvalendosi dello scon-
corona sulle zone rurali nella prevenzione delle rivolte con- far valere i propri diritti, con l’intento di non volersi tento generale nei confronti di Caterina e delle sue
tadine. Questo processo fu completato entro il 1775. porre in mezzo alle contese tra servi e nobili loca-
La riforma creò province e distretti, che erano mag- li, per non favorire l’una o l’altra parte. Con questo politiche per vantaggio personale; ma questa non fu
giormente gestibili rispetto ai governatorati. atto, a ogni modo, sebbene non intenzionalmente, l’unica volta che i servi della gleba russi si ribella-
Nel 1785 Caterina pubblicò un editto che riconobbe ella riconobbe ai servi della gleba uno status buro- rono al sovrano. Pugačëv disse ai servi della gleba
alla piccola nobiltà il diritto di presentare petizioni cratico che in precedenza era mancato. Alcuni di essi in particolare di essere disposto ad aiutarli nella lor
al trono, liberò i nobili dai servizi obbligatori e dalle furono in grado di sfruttare questo loro nuovo status condizione, ascoltando i loro problemi, pregando per
tasse, rese ereditaria la nobiltà e concesse ai nobili a loro vantaggio: un servo, ad esempio, che si trovas- loro e agendo come un santo tra le genti, fatto che
il pieno controllo sui servi della gleba che viveva- se nella propria condizione illegalmente (ad esempio attrasse ancora più persone alla sua causa. La rivolta
no sulle loro terre. Caterina donò terre della corona se detenuto da un non nobile), poteva farsi valere. alla fine ebbe un esito fallimentare e Caterina ritirò
site in Ucraina ai nobili più fedeli, dotandole anche Malgrado ciò i diritti della servitù della gleba con- ogni idea che aveva in mente di far terminare defini-
di servi della gleba. Incoraggiò la colonizzazione tinuarono a essere molto limitati. Un proprietario tivamente la servitù della gleba.
dell’Alaska e di altre aree di recente conquista. terriero poteva continuare a punire i propri servi a Politica estera
L’unico settore nel quale l’ispirazione illuminista propria discrezione e con Caterina la Grande i padro-
influì sull’opera di Caterina II fu quello dell’educa- ni ottennero anche il diritto di inviare i propri servi ai
zione e dell’assistenza sanitaria: case di educazione lavori forzati in Siberia, punizione normalmente ri-
furono istituite a Mosca e a Pietroburgo, mentre nei servata ai criminali recidivi. L’unica cosa che un pa-
Caterina II al balcone del Palazzo d’Inverno il 9 lu- capoluoghi furono aperte scuole anche per gli adulti, drone non poteva fare era uccidere un proprio servo,
glio 1762, giorno del suo colpo di Stato si costruirono nuovi ospedali e le città furono obbli- perché in fin dei conti la vita di un servo apparteneva
Caterina venne incoronata nella Cattedrale dell’As- gate a provvedersi di medici e di farmacie. allo stato. Caterina, contraddicendo la propria legi-
sunzione di Mosca il 22 settembre 1762. I servi della gleba slazione in materia, continuò comunque ad accoglie-
La sua incoronazione segnò la creazione di uno degli La punizione di un servo della gleba re le richieste provenienti dai servi e si occupò dei
elementi più importanti del tesoro imperiale dei Ro- All’epoca del regno di Caterina, la servitù della gle- casi di abusi più gravi. Pur non essendo intenzionata
manov, la Corona imperiale di Russia, disegnata dal ba era un fatto ancora profondamente presente nella a comunicare direttamente coi servi della gleba per
gioielliere franco-svizzero Jérémie Pauzié. società russa, un elemento che strideva fortemente ragioni di status sociale, eliminò comunque dei casi
Ispirata a un disegno bizantino, la corona venne rea- col carattere illuministico e riformistico della sovra- secondo i quali una persona poteva divenire servo
lizzata con due sfere d’oro e d’argento a rappresen- na. Secondo un calcolo eseguito nel 1762, Caterina della gleba, culminando nel manifesto del 17 marzo
tare l’impero romano d’oriente e d’occidente, divisi era proprietaria personalmente di 500 000 servi della 1775, col quale proibì ai servi già liberati di diveni-
da una ghirlanda fogliata e da festoni. gleba. Altri 2 800 000 servi della gleba erano di pro- re nuovamente servi. Durante il suo regno, Caterina
La corona conteneva 75 perle e 4 936 diamanti in- prietà dello stato russo. rinunciò a molti servi della gleba di proprietà dello
diani a formare delle foglie d’alloro, simboli del I proprietari terrieri del resto avevano propri ser- stato, ma solo per “privatizzarli” a proprietari ter-
potere e della forza ed era sormontata da uno spi- vi che erano legati a doppio filo alla terra che col- rieri.
nello di 387.62 carati in precedenza appartenuto alla tivavano. I figli dei servi della gleba nascevano in Caterina concesse ai servi della gleba la possibili-
zarina Elisabetta, oltre a una croce di diamanti. La tale condizione ed erano costretti a lavorare la terra tà, sempre a discrezione dei loro padroni, di venire
corona venne prodotta nel tempo record di due mesi come i loro genitori. I loro diritti erano molto limi- istruiti (anche all’estero) e di svolgere altri lavori che
e raggiunse il peso di 2.3 kg. Dal 1762, la corona tati, ma non erano proprio degli schiavi. Se lo stato non fossero necessariamente legati alla terra agrico-
imperiale venne utilizzata per tutte le incoronazioni non permetteva loro tecnicamente di avere dei pos- la. Solo in questi casi citati un servo della gleba po-
degli zar della dinastia dei Romanov sino all’abolizio- sedimenti, alcuni servi della gleba furono in grado teva abbandonare legittimamente i campi affidatigli.
ne della monarchia nel 1917. di accumulare una fortuna sufficiente da pagare per
Politica interna la loro liberazione.Divenire servi della gleba poteva Atteggiamento dei servi della gleba verso
Caterina II come zarina di Russia dipinta essere anche una scelta: rinunciando alla propria li- Caterina
bertà nelle mani di un proprietario terriero, si poteva L’atteggiamento tenuto dai servi della gleba nei
nel 1762 da Ivan Argunov godere della sua protezione e del suo supporto in confronti dei loro sovrani era stato storicamente Caterina II con le insegne imperiali di Russia
Istruzioni dell’imperatrice alla commissione chia- tempi duri. Inoltre, il servo della gleba avrebbe rice- contraddistinto da grande venerazione e rispetto. da Wikipedia
mata a elaborare il nuovo codice di leggi vuto della terra da coltivare, di cui una parte sarebbe Generalmente i servi della gleba consideravano i ( Continua la prossima uscita)
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