Page 25 - Commercial Market - Novembre 2021
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La criosauna è un
apparecchio estremamente
efficace che, in modo naturale,
stimola il sistema immunitario, migliora
l’aspetto della pelle, allevia dal dolore e mi-
gliora le prestazioni sportive. Basta una seduta
di 3 minuti per ristabilire l’equilibrio naturale,
accelerare il recupero fisico e stimolare il metabo-
lismo. Già alla prima seduta, si avverte un sollievo
immediato e il rilascio delle endorfine agisce positi-
vamente sull’umore contribuendo alla riduzione dello
stress e al miglioramento del benessere della perso-
na. Uno dei motivi per cui la criosauna sta diven-
tando un trattamento estremamente popolare tra
gli sportivi professionisti e le celebrites è dato
dagli innumerevoli benefici: recupero fisico,
ringiovanimento, benessere e supporto
al dimagrimento.
Credaro (BG)
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La Crioterapia localizzata riduzione dell’infiammazione, ad in persone che soffrono di dolo- biti di applicazione è anche quel- lizzata infatti stimola il metabo-
consiste, infatti, nell’applicazio- un accellerato assorbimento de- ri articolari, che hanno subito lo legato all’utilizzo sul viso: lismo delle cellule raffreddate,
ne localizzata per pochi minuti di gli edemi e ad un miglioramento infortuni di tipo tarumatico o può essere utilizzato con succes- inducendo così la produzione di
un flusso di aria fredda, utile a in- della mobilità articolare. La crio- muscolare, a chi soffre di ten- so contro acne e dermatiti, cosi collagene ed elastina, riducendo
durrevasocostrizione. Ciò porta terapia localizzata trova il suo diniti croniche, agli sportivi ma come per il suo effetto anti-age. le rughe e rendendo la pelle lu-
ad un effetto analgesica, ad una naturale ambito di applicazione non solo. Infatti uno dei suoi am- Il freddo della clioterapia loca- minosa ed elastica.
Mario Capretti, lo za, che ebbi la fortuna di apprendere”. possibile: tant’è che per molti clienti ero Erano presenti una settantina di perso-
storico cameriere All’età di 15 anni (più precisamente, il diventato un punto di riferimento, non ne: “E’ andata molto bene, consideran-
do il fatto che l’abbiamo pubblicizzata
15 gennaio 1979) Mario cominciò la sua solo per quanto riguardava il servizio,
di Sarnico avventura al ristorante della signora Ma- ma anche per ciò che concerneva il piatto poco onde evitare assembramenti. Oltre
a rispettare le normative, consentivamo
riella. Da lì, è cominciata ciò che Capret- piuttosto che il vino da abbinarvi. Molti
ti definisce la sua “cavalcata lavorativa”: entravano e chiedevano subito del Ma- l’accesso a 5 persone alla volta. La mo-
“Eravamo tutti molto giovani; oltre a me, rio (ride). E’ stata una bella scuola. Ed stra era patrocinata dal comune di Sarni-
c’erano Franco, Marco e la mitica Elide, è anche per non fare un torto al “Tram” co, ed esponevamo 8 opere a testa”.
mia grande collega (quasi una sorella (locale a cui resterò sempre molto legato) La De Tavonatti ha presentato il suo re-
maggiore)”. che ho preferito non rimanere a lavorare portage su Veronica Yoko Plebani, cam-
Sì, perché “Al Tram” ci si è sempre sen- a Sarnico”. pionessa paralimpica e fresca vincitrice
titi come in famiglia: “Esatto, per me E fu lì dove ebbe la possibilità di cono- di un bronzo alle Paralimpiadi di Tokio:
era (di fatto) una seconda famiglia. Mi scere molti personaggi famosi: “Quel lo- tore-pittore. “L’ho seguita durante i suoi allenamenti
ricordo che – dopo aver fatto il militare a cale è sempre stato un po’ il centro del “E’ nato tutto da una chiacchierata tra e la preparazione in vista di Tokio. Ve-
San Candido (Bolzano) – dovetti decide- bel mondo; ne sono passati a bizzeffe: tra di noi: l’idea era di realizzare qualcosa ronica è una forza della natura. La do-
re se viaggiare per il mondo acquisendo i tanti ricordo Roby Facchinetti, Valerio insieme, anche perché i nostri stili sono manda più bella è stata quella relativa al
sempre più esperienza nel mio settore, Staffelli, Don Mazzi. A livello umano, completamente diversi” dice la De Tavonatti. mio approccio avuto con la campionessa:
oppure rimanere a Sarnico. Alla fine, i sono entrato subito in empatia con Staf- Mentre i quadri di Radici sono permeati è stato fantastico, nel reportage ho voluto
sentimenti ebbero la meglio, e decisi di felli, lo chef Vissani, Franco Baresi, non- di significati profondi e intensi (“quasi sottolineare la sua rinascita ed evidenzia-
rimanere in paese (che, per me, significa- ché il nostro grande compaesano Alessio cupo, anche se è stato definito uno sti- re i suoi punti di forza, perché Veronica è
va tornare al “Tram”)”. Boni, mio grande amico: ciò che mi lega le leggero” afferma Marzia) e Li Vecchi così… Ti entra nel cuore. Mi è spiaciuto
Mai decisione fu più saggia: “E’ vero, mi a loro, è il fatto che tutti mi dicevano di crea disegni molto delicati (nei quali mi- che non fosse presente, ma era impegna-
sono sempre trovato bene. Anche quan- farli sentire come a casa”. schia l’acquarello ai tratti di penna, riu- ta a Roma con la presentazione del film
do morì la signora Mariella (nel 2013, Anche nel nuovo locale non mancano scendo ad andare quasi all’essenziale), la documentario girato su di lei da un re-
in seguito ad emorragia celebrale, ndr) però gli incontri vip: “E’ vero, l’altro De Tavonatti è specializzata in fotografie gista. Comunque, sono molto soddisfatta
e subentrarono i figli con le rispettive giorno ho avuto l’occasione di rivedere in bianco e nero: “Esatto, secondo la mia del risultato”.
famiglie, il clima rimase lo stesso. Oltre Eros Ramazzotti (conosciuto qualche opinione, al fine di raggiungere la vera Vitali Roberto
all’ampliamento del locale (furono crea- anno fa) e scattare una foto con lui. E’ essenza, l’emozione, il bianco e nero è
te nuove sale, risistemato il bersò, creato una persona squisita, aperta, ti fa sentire l’ideale. Il colore lo considero a tratti
una piccola sala con camino) portarono a tuo agio”. distraente, tant’è che, fino ad ora, l’uni-
la loro esperienza vinicola (i figli Franco Il bilancio dei primi 4 mesi è più che po- co lavoro realizzato utilizzando questa
e Marco sono, infatti, i proprietari dell’a- sitivo: “Anche qui sono il più vecchio tecnica ha come protagonista Ladakh
zienda “Il Calepino” di Castelli Calepio). (ride). Scherzi a parte, mi trovo molto (regione del nord dell’India, definita an-
Per me, rimane ancora il miglior locale di bene, la struttura è divisa in una zona che “la piccola Tibet”), che presenterò la
“Ciò che mi rende felice è il fatto che Sarnico” continua Capretti. bistrot ed una ristorante (nella quale si prossima primavera”.
La mostra è stata presentata dal Dott.
Anche nelle migliori famiglie, però, a cimenta lo chef Benigni, appunto): sono
molti mi dissero che li facevo sentire volte si sente l’esigenza di cambiare: molto professionali. Potrei definirli il Massimo Rossi, critico d’arte nonché cu-
come a casa”: “Pur rimanendo sempre nel mio cuore sia corrispettivo bresciano del ristorante “Al ratore della Pinacoteca “Gianni Bellini”
“Potrei scrivere pagine e pagine relative il “Tram” che i suoi proprietari, sentivo Tram”. Sono felice perché hanno ricono- di Sarnico.
agli aneddoti e ai bei momenti passati in che era giunto il momento di rimettermi sciuto subito in me un valore aggiunto. “Al vento esser leggieri”: questo il titolo
quel locale”. in gioco, anche se mi mancano ormai Spero di poterli far crescere portando in dell’iniziativa: “E’ una frase che Dante
Parola di Mario Capretti (al secolo Gian- solo due anni alla pensione. Sono così dote la mia professionalità ed esperienza”. utilizza nel canto V dell’Inferno, rife-
mario, classe 1964) storico cameriere di approdato al “Pata Negra Bistrot e Risto- rendosi a Paolo e Francesca (“Quei due
Sarnico, per ben 42 anni in forza al Ri- rante” (nel quale lavora lo chef stellato . Vitali Roberto che insieme vanno e paion si al vento
storante “Al Tram”. Benigni) dopo aver valutato le tantissime “Al vento esser essere leggieri”): il messaggio che vole-
“E’ stato grazie a mio papà Giuseppe se telefonate che mi sono arrivate non ap- leggieri” vamo far percepire era quello di 3 amici
mi sono appassionato a questo mestiere: che espongono insieme, volevamo dare
una vita al ristorante “Il Cantiere” a Sar- pena saputa la mia decisione, e che mi Presentata la mostra degli artisti un’idea di leggerezza, dopo tanti mesi
hanno commosso”.
De Tavonatti, Radici e Li Vecchi:
nico, dopo molti anni prese servizio nel Grazie alla notevole esperienza acquisita Sabato 23 ottobre, presso lo studio foto- cupi causa Covid. Il tornare in strada, il
ristorante “Le Api” dei F.lli Marini, per in anni di ristorazione, infatti, Capretti grafico “Marzia De Tavonatti” a Sarnico, far vedere che gli artisti ci sono ancora,
poi approdare al locale “Al Cuoco” (del- fu contattato da tantissime realtà del set- si è tenuta la mostra collettiva con pro- il voler far vedere il mondo attraverso gli
la medesima proprietà). La sua passione tore: “Fa piacere quando vedi così tan- tagonisti (oltre alla De Tavonatti stessa) occhi di un artista, che sia un fotografo,
e dedizione al lavoro trasparivano così te persone che ti apprezzano. Nella mia anche Maurizio Radici (artista sarnicese un pittore, uno scrittore, o un attore-pit-
tanto, da non poterne rimanere contagia- vita ho sempre cercato di imparare il più molto famoso) e Giuseppe Li Vecchi, at- tore”.
to. Aveva, inoltre, una notevole esperien-