Page 13 - Sebino News - Aprile 2022
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& dintorni                                           Pag. 13


     PADERNO FRANCIACORTA                   ECCLESIASTICAMENTE appartenente  proba- del ‘500 in seguito ad insigni miracoli l’erezione del  già riscontrato nella visita pastorale del 1817 quan-
                                            bilmente ma non sicuramente alla pieve di Bornato,  santuario della Madonna del Castello. Nel sec. XVI  do scrisse: «Con mia edificazione tutti tornano ad
                                            è la chiesa di S. Pancrazio di Paderno. La cura d’a- esiste anche una Confraternita di S. Andrea, prima  accostarsi ai S.S. Sacramenti e la bontà di questa
                                            nime risulta già costituita nell’Elenco dei benefici  con sede come sostiene il Tonoli ma senza prova,  popolazione mi è di conforto». Nel novembre 1956
                                            della  diocesi  del 1410, con un reddito  di 22 lire.  nel santuario di S. Gottardo ma che nel 1621 è già  vennero inaugurate le aule catechistiche  costruite
                                            Come ha sottolineato don Tonoli: «probabilmente  legata all’altare  del SS.  Rosario. Nella sua visita  per la munificenza di Maria Zini. L’ultima rilevante
                                            era da poco costituita in parrocchia, giacchè trovia- del 13 ottobre 1567 il vescovo Bollani trovava la  realizzazione della comunità parrocchiale è il nuovo
                                            mo nel «Breviarium» del notaio vescovile Giaco- parrocchia  in discrete condizioni  (non esistevano  oratorio, avviato nel 1991 su un progetto dell’ing.
                                            mino da Ostiano che si provvede ripetutamente alla  concubinari,  eretici, nè matrimoni irregolari).  La  Giacomo Cavalli. Nel settembre 1993, grazie anche
                                            Chiesa di Paderno negli anni 1389-90, per mezzo  vitalità religiosa di Paderno ha numerosi riscontri  all’opera di una trentina di volontari guidata da Re-
                                            di economi  spirituali  ad sex menses (Lorenzo di  nei secoli. Tra le devozioni più vive quelle verso S.  nato e Gigi Zani, venne inaugurata la nuova struttu-
                                            Soncino e Giacomo di Desenzano), metodo quasi  Gottardo il cui culto si diffuse nel sec. XIII e quella  ra oratoriana consistente in un vasto fabbricato con
                                            ordinario a quei tempi per avviare a definitiva co- verso la Madonna alla quale dalla fine del sec. XV  aule catechistiche, strutture sportive ecc. completate
                                            stituzione  le  Parrocchie».  Da Bornato  (o da  altra  vennero attribuiti molti miracoli e segnalate grazie.  poi nel 1994 con campo sportivo, campo da tennis,
                                            pieve), si rese indipendente molto presto dato che  Di tali devozioni sono testimonianza due santuari.  da pallavolo ecc. Patrono: S. Gottardo (4 maggio).
                                            la parrocchia di Paderno non è inclusa fra le chiese  Nella seconda metà del sec. XVIII con la riscoperta  Da Enciclopedia Bresciana
                                            parrocchiali e che la pieve di Bornato pretendeva  di un affresco della Madonna detta della salute.   Di Antonio Fappani
                                            che il parroco continuasse a dipendere da essa per  La devozione  mariana  divenne ancora più viva  ( Continua prossima uscita)
                                            ritirare gli olii santi il sabato santo. Del resto nel  trovando la sua espressione più solenne
                                            1567 il parroco don Baitelli nel costituto della visi- nella  festa  fissata  alla  III  domenica  di
                                            ta del vescovo Bollani, dichiarava che già da lungo  ottobre.  Verso  la  metà  del  700,  in  anni
                                            tempo la parrocchia ritirava gli olii santi direttamen- di crescente crisi economica,  Paderno
                                            te dalla Cattedrale. Impulso alla vita parrocchiale lo  realizzava una nuova chiesa parrocchia-
     Attraversando la nostra Franciacorta  è piuttosto   diede don Lubiano Marsiano passato nel 1503 circa  le, vero monumento di arte e devozione,
     normale restare incantati dai soavi paesaggi natu- ad una cappellania di Salò, da altri contesa, a Pa- giacchè  come  testimonia  don Omodei
     ralistici, ma al tempo stesso avere la possibilità di  derno come rettore della chiesa di S. Pancrazio. Si  non bastando  le  pur cospicue  offerte,
     imbattersi in tanti scorci architettonici che hanno  deve forse a lui il completamento della chiesa par- essa venne edificata anche e forse soprat-
     il potere di stupirci.                 rocchiale consacrata il 4 ottobre 1503 dal vescovo  tutto dal ricavato della “filatura del lino”
     A Paderno Franciacorta questo accade rego-  suffraganeo di Brescia mons. Marco Saracco. Fu  e “delle cerche ovvero questue di galette,
     larmente quando, da una strada all’apparenza   ancora il Marsiano ad erigere l’altare e la Confra- frumenti, vino e grate per ricavarne ac-
                                            ternita del S.S. Sacramento e a rinnovare o dare più  quavite”. Del resto, venuto a Paderno nel
     anonima, siamo improvvisamente squarciati da   degna sistemazione al fonte battesimale. Ancora al  settembre 1829, il vescovo mons. Nava
     un lampo prospettico dell’ampio sagrato  della   Marsiano e ad un prete Omobono si deve agli inizi  non potè non constatare  quanto aveva
     chiesa che conduce al suo ingresso esaltandone la
     facciata e, pochi metri più avanti, nell’altrettanto
     importante per le sue dimensioni oratorio di San
     Luigi. Abbiamo il piacere di incontrare Don Gio-
     vanni Manenti, il giovane e talentuoso parrocco
     di Paderno Franciacorta che, con un forbito elo-
     quio  risultato degli studi di Giurisprudenza ma-
     gistrale, ci ha illustrato una interessante iniziativa
     che, durante il periodo quaresimale, interessa i
     parrocchiani locali e non. Viene infatti settima-
     nalmente proposto, la domenica pomeriggio alle
     17, un ritratto di Santi  che, oltre alla presentazio-
     ne degli stessi, attraverso i testi di Padre Antonio
     Maria Sicari,  vede un accompagnamento con
     organo e violino  di Sergio Franchi e Daniela Fu-
     sha. Davvero apprezzabile questa iniziativa, so-
     prattutto in un momento in cui si perdono deter-
     minati riferimenti con la necessità di riacquistare
     percorsi interiori nutriti dalla bellezza dell’arte.
     Dott. Francesco Marini
     Dir. Gabriele Ponti
                                    ma da ricordare. Affidando agli studenti il  nostro impegno”. Un impegno che è diven- ne, possano abitare il futuro degli adulti del  pegnarsi perché nessuno debba più subire
     TRACCE DI LEGALITA’            compito di ricercare quella storia, di cono- tato cammino condiviso: i rappresentanti di  domani.  la violenza brutale dell’inciviltà.
     Essere Scuola significa avere il coraggio di   scerla. Per poterla tenere in vita. Per poter  ogni classe dell’Istituto Riva, i docenti, il  Il 21 marzo un caldo sole ha accompagnato  “Primavera” sono tanti piccoli gesti, quo-
                                    fare memoria. Per dare giustizia a queste  personale scolastico, la Dirigente scolasti- questa iniziativa. Riteniamo che questa sia  tidiani. Anche nostri… come quello che ci
     camminare. Di ricordare. Di lasciare trac-  vite interrotte. Per denunciare attraverso  ca, unitamente a rappresentanti della so- una bella pagina da raccontare e da condi- apprestiamo a vivere.
     ce. Essere Scuola è educare gli sguardi, su-  il nome, che quella vita non è stata vana.  cietà civile, l’Amministrazione Comunale,  videre.   Un corteo. Dal Comune alla Scuola. Luo-
     scitare provocazioni, abituare a compiere   Vive ancora. Dentro le parole condivise di  il Parroco, le forze dell’ordine. Tutti uniti  Perché Essere Scuola è anche tutto ciò:   ghi privilegiati di cultura, bene comune,
     scelte coraggiose.             studenti e insegnanti.         in un corte silenzioso che ha voluto legare  “21 marzo 2022”  legalità ed educazione.
     Un  luogo  che  ha  la  pretesa  di  chiamar-  Dentro la paura di non essere abbastanza  simbolicamente due luoghi centrali della  21 marzo: primo giorno di primavera.  Un corteo, silenzioso. Contro la cultura
     si Scuola non può scappare di fronte alle   coraggiosi, ma anche dentro la certezza di  coscienza civile: il Comune e la Scuola.  Dal 1996, il 21 marzo di ogni anno, “Li- dell’urlo, della voce violenta. Silenzioso
     domande grandi della vita. E anche dare   capire e condividere quale sia la scelta giu- Passando dentro le vie della quotidianità,  bera” celebra la “Giornata della memoria e  come il coraggio di tante vittime innocenti,
     risposta alle grandi ferite che nascono nelle   sta, sempre.   incontrando lo sguardo curioso di passan- dell’impegno”, in ricordo di tutte le vittime  apparentemente inutile, ma oggi assordan-
     pagine più oscure della propria storia. È in   È stato un esercizio di cura e di educazione.  ti, interrogati da decine di volti silenziosi.  innocenti delle mafie.  te dentro questi nostri passi.
     questa direzione che la comunità scolasti-  Dentro il cammino di formazione degli stu- Incuriositi dal frastuono di tantissimi vo- Oggi facciamo nostra questa giornata.  Un corteo, colorato. In diversi punti della
     ca dell’Istituto Serafino Riva di Sarnico ha   denti: abitato sì da nozioni, ma anche dalla  lantini con il volto delle vittime della mafia  Per metterci alla scuola della storia, per far  nostra comunità ci fermeremo e lasceremo
     provato a riflettere sui temi della legalità,   testimonianza del passato, della storia di un  appesi nei crocicchi di Sarnico.  sì che “primavera” non sia solo una stagio- tracce del nostro cammino. Piccoli fogli
     della giustizia, in contrapposizione alle   popolo e di uno stato.  Essere Scuola è anche avere il coraggio di  ne dell’anno, ma una rinnovata occasione  con una scritta di legalità: perché questa
     barbarie della mafia e a tutti i crimini com-  Essere Scuola è vivere queste occasioni di  stare in silenzio. E di lasciare segni del pro- di “coscienza civile”, un “impegno sempre  nostra azione coinvolga tutta la comunità
     piuti nel passato.             impegno civile. Perché non c’è futuro pro- prio passaggio.    nuovo” contro tutti gli inverni della nostra  allargata.
     Perché è per questo che la Scuola esiste.   spero senza una memoria condivisa.               storia.                        Il grazie, quindi, a tutti voi, a tutti noi: oggi
                                                                   E poi ci sono state parole, belle, vere.
                                                                                                  “Inverno” è quando scegliamo la via co- segni di una primavera civile, di una spe-
     Una giornata particolare - quella del 21   I nomi di alcune vittime innocenti, abita- Regalate dalla comunità adulta alle nuove  moda, quando assumiamo atteggiamenti  ranza concreta di legalità e giustizia.
     marzo 2022 - momento centrale di un per-  vano - e continuano ad abitare - le finestre  generazioni. Parole cariche di responsabi- mafiogeni, anche nel nostro piccolo.   Buon 21 marzo. Buon cammino».
     corso iniziato giorni prima dentro le aule   della scuola. Un piccolo colpo d’occhio, se  lità, di sogno, di prospettive. La Dirigente  “Inverno” è accettazione passiva.   (Dal discorso introduttivo al corteo letto
     scolastiche  a  Sarnico.  A  ciascuna  classe   doveste passare in questi giorni. Decine di  Scolastica, il Sindaco, il parroco. Discorsi  “Inverno” è chiudere gli occhi, voltarsi  dai docenti organizzatori)
     dell’Istituto è stata consegnata la memoria   nomi ad ogni finestra insieme ad un gran- da prospettive diverse, ruoli differenti, ma  dall’altra parte. È non denunciare.
     di una delle moltissime vittime innocenti   de striscione colorato che recita: “a tutte le  tutti gravidi di speranza. Speranza che il  “Primavera”, invece, è alzare la testa, cre- I docenti dell’Istituto Riva.
     della Mafia. Un nome per classe. Una vitti-  vittime innocenti. La nostra memoria e il  coraggio di queste storie, di queste perso- dere nella giustizia, sperare, ricordare, im-
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