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I FUNERALI DEL MARESCIALLO MAGGIORE,
CARABINIERI DI CHIARI, NICOLA FIRRARELLO DI ANNI 56
AGENZIA FOTOGRAFICA S.MARCO PALAZZOLO S,O BS
ridimensionamenti, per i quali fu sacrificata la cupola S. Gregorio Magno, S. Ambrogio, opera di Silvestro rapporti e dei gesti che la rende assai accattivante. Le
ANTICA PARROCCHIALE prevista sul presbiterio ma l'edificio riuscì ciò nono- Salterio. Proseguendo lungo la navata di sinistra si stazioni della Via Crucis vennero poste il 21 ottobre
La prima chiesa parrocchiale deve essere stata eretta stante un bel monumento architettonico. L'abbatti- trova l'altare in scagliola opera di Martino Pasquetti 1830. Sono opere molto espressive del pittore Giulia-
nella seconda metà del sec. XV, quasi contemporanea- mento della vecchia chiesa ebbe luogo nel luglio 1766 con una tela della S. Famiglia, proveniente dalla Pi- no Motta mentre le cornici ovali ricurve vennero ese-
mente all'erezione della parrocchia. Venne consacrata quando il vescovo ordina il trasporto del SS. in S. Got- nacoteca di Brera di Milano che Luciano Anelli ritiene guite dal falegname locale Paderno e dorate da Poisa.
il 4 ottobre 1503 come ricorda una lapide conservata in tardo o al santuario della Madonna del Castello. Già bolognese, della metà del sec. XVII. Lavoro "certo Il parroco don Tonoli provvide la chiesa parrocchiale
sagrestia che suona: «DIVO PANCRAZIO / PATRO- fin dal 1785 le opere murarie erano finite. Nel 1787 impregnato, continua l'Anelli, dei lumi del Guercino di una bella statua di S. Gottardo da esporsi nel giorno
NO-SACRUM / IIII-NON-OCT-MDIII / PAULI-ZA- Pietro Scalvini aveva già affrescato il presbiterio, men- e di certa sua nobiltà di atteggiamenti ma, anche, così della sua festa.
NE-PONT-BRIX / M. SAR-PONT-NAUP-VICAR tre nel 1799 veniva eretto il bell'altare maggiore e al ricca di naturalezza di gesti e di un'attenzione per la La sagrestia, di elegante forma ottagonale, venne co-
/ LUBIANO-MARS-RECT.-R.-M- / CONSECRA- contempo furono completati gli altari laterali. Toccò al mensa - tovaglia e suppellettili - che par conoscere struita dal 1812 al 1814 su disegno dell'arch. Antonio
VIT». Che tradotta in italiano vuol dire: «Questo tem- parroco don Tobia Omodei completare l'opera nel suo Annibale Caracci". Segue la cappella e l'altare del SS. Vigliani, decorata dal Terraroli e affrescata dal Teosa.
pio sacro al patrono S. Pancrazio, fu consacrato il 4 insieme, con il nuovo campanile (1806) con la posa Sacramento. Costruito forse dal 1791 venne poi nel Il grande banco venne posto nel 1833. Negli ambulacri
ottobre 1503 da Marco Sarocco vescovo di Lepanto delle stazioni della Via Crucis (1830), della sagrestia 1800-1801 adornato di stucchi del comasco Martino della sagrestia esiste un busto marmoreo di don Tobia
e vicario del vescovo di Brescia Paolo Zane, essendo (1833), del coro, della facciata (1838). Nel frattempo Pasquelli e del figlio Fortunato mentre per le mense Omodei dello scultore Pietro Pagani di Carrara con
rettore Don Lubiano Marsiano». Pochi anni dopo la il Teosa affrescava la navata. La facciata di grande parapetti e giardini, vennero utilizzati i precedenti alta- una lunga iscrizione latina altamente laudativa. Nel
consacrazione il parroco don Lubiano Marsiano oltre eleganza settecentesca, ancora rustica, nel 1803 venne ri. Vi venne collocata la tela dell'altare precedente so- 1990 venne rifatto in marmo il pavimento della chiesa
ad altri abbellimenti eresse un nuovo fonte battesimale dotata dell'elegante portale opera del tagliapietre Pao- stituita nella nicchia superiore dalla statua del S. Cuore parrocchiale, realizzato il nuovo altare maggiore ed il
di cui nel 1930 è stata segnalata seminterrata la elegan- lo Palazzi di Rezzato, grazie ad una cospicua offerta e nella inferiore dalla reliquia della S. Croce. nuovo ambone. Il campanile venne eretto dalla ditta
te vasca marmorea, ornata della fiamma simbolica del di Lelio Bonardi (m. nel 1804). Nel 1837 l'impresario L'altare maggiore e la tribuna vennero costruiti nel Francesco Della Torre nel 1806. Nel 1808 vi venne
nome di Cristo, tanto usata da S. Bernardino da Siena Giovanni Confortini di Virle la ornava degli apparati 1798-1800 da Paolo Palazzi di Rezzato e pagati lire collocato il concerto di campane fuse dalla ditta Mon-
nella sua propaganda antiblasfema e di una iscrizione, architettonici (basamenti, lesene, capitelli). Di ignoto 2504. Le cantorie come il pulpito furono costruite nel tini di Bergamo. L'orologio elettrico venne posto nel
che gira intorno al labbro ottagonale della vasca me- scultore sono le due statue di S. Pancrazio (titolare del- 1815 dall'artigiano locale Giovanni Paderno e decora- 1903 dalla ditta Frassoni di Rovato. Il 22 ottobre 1989
desima e che dice: «INSIGNITO CORPORIS XSTI la chiesa) e di S. Gottardo (patrono). te e dorate da Angelo Poisa. L'organo antico di ignoto il vescovo ausiliare mons. Mario Vigilio Olmi bene-
SACRARIO ALTARI CALICIB. PARAMENT. MIS- "L'interno, scrive Giovanni Cappelletto, mostra il di- autore venne sostituito nel 1819 da uno nuovo costru- disse la cappella iemale
SALIB. PALLAQ. MUNITO. SALUTIS FONTEM segno perfetto che non può essere di un semplice ca- ito dal bergamasco Luigi Cadei. Nel 1910 venne poi ricavata da un fabbrica-
LUBIANUS MARSIANUS RECT. AERE PROPRIO pomastro. Le quattro cappelle laterali si alzano fino al rifatto dalla ditta G. Bianchetti di Brescia. Il coro e i to dell'ex casa colonica
P. - MDXXIIII». Ma la chiesa, era rimasta o incompiu- tetto fra i contrafforti molto marcati, cui si affiancano sedili del presbiterio vennero eseguiti nel 1833. Scen- adiacente alla canonica
ta o ridotta in condizioni deplorevoli. Tale la trovava il semicolonne che chiudono tra loro nicchie con statue. dendo dalla navata di destra si incontra la cappella e e dedicata al Crocefisso,
vescovo Bollani nella sua visita del 1567. A sua volta Gli arconi di apertura delle cappelle sono retti inve- altare della Madonna del Rosario, iniziata nel 1791 che, scolpito in legno da
nel 1580 il visitatore a nome di S. Carlo trovava il pre- ce da semplici lesene. Sopra il presbiterio il progetto circa, con il ricupero dell'altare della chiesa precedente artisti della Val Gardena,
sbiterio non conforme alle prescrizioni del Concilio di prevedeva un cupolino elissoide, sostituito nella rea- e stucchi di Martino e Fortunato Pasquelli di Como. domina la cappella.
Trento e non finito il campanile. Il visitatore rilevava lizzazione da una vela. L'abside è piatta con catino a Nella nicchia venne collocata la statua della Madon- Da Enciclopedia
inoltre l'irregolarità della cappella del Battistero troppo conchiglia ma resta separato dal cupolino da due ar- na del Rosario sostituita poi da altra della Madonna di Bresciana
debordante dall'edificio. Forse rimesse in ordine nel- coni traversi che riprendono, in perfetta coerenza, il Fatima. Sotto la statua in elegante cornice venne col- Di Antonio Fappani
la metà del sec. XVII, la chiesa aveva quattro altari ritmo della nave". L'interno è ricco di stucchi, opera locata l'antica immagine a fresco della Madonna della (Continua Il parroco
laterali dedicati al SS. Sacramento, alla Madonna del del comasco Martino Pasquello e dal figlio Fortunato, Salute, riscoperta a quanto pare nel 1860 nella demo- la Prossima Uscita) Don Giovanni Manenti
Rosario, a S. Andrea e a S. Gottardo. Quello del SS. fedeli collaboratori dell'architetto Marchetti. Il presbi- lizione della antica
Sacramento venne rifatto nel 1670 circa. La chiesa terio è stato affrescato nel 1787 da Pietro Scalvini con parrocchia e subito
una grande raffigurazione del martirio di S. Pancrazio, fatta oggetto di PADERNO FRANCIACORTA
ormai cadente venne demolita verso la metà del sec.
XVIII per erigere la nuova chiesa. definito secondo l'Anelli, con i suoi quattro "spirito- particolare devo-
sissimi" Evangelisti dei pennacchi, «un affresco d'im- zione. L'altare che
La costruzione di una NUOVA CHIESA venne decisa pianto ariosissimo, brillante di colore, saldissimo nella segue è dedicato
dalle vicinie nel 1748 anno nel quale vennero sacri- costruzione. Un affresco che dimostra in pieno la tenu- alla B. Vergine coi
ficati all'opera gli utili del Monte di pietà e si diede ta qualitativa plastica e formale dell'artista anche nelle S.S. Gottardo, An-
impulso all'opera. Fu costruita, è stato osservato, con opere estreme e che, semmai, deve far riflettere su certi tonio abate e Vin-
le briciole e ciò spiega una certa lentezza anche se non recuperi formali rispetto ad un periodo precedente di cenzo de Paoli raf-
mancarono considerevoli lasciti come quelli di Ange- gusto più fragile e di colorismo schiarito fino all'este- figurati in una tela
lica Fainelli, dei parroci Bonomini, Vincenzo Belleri, nuazione». Nella volta della navata il pittore clarense proveniente, come
del nob. Giulio Baitelli e di altri Baitelli. L'incarico Giuseppe Teosa ha raffigurato in due grandi affreschi quella dirimpetto,
del progetto venne affidato all'arch. Giovanni Battista il Battesimo di S. Pancrazio e lo stesso santo che si dalla Pinacoteca
Marchetti del quale rimane un bel disegno da lui firma- rifiuta di adorare Giove, risalenti probabilmente agli di Brera nella qua-
to. Al riguardo, alcuni studiosi ritengono che, anche in anni Venti del sec. XIX. Sopra la bussola della porta le Luciano Anelli
considerazione dell'età avanzata dell'architetto, il pro- maggiore lo stesso pittore ha raffigurata la scena di vede una "macchi-
getto lo si debba probabilmente al figlio ab. Antonio, Gesù che scaccia i profanatori del tempio. Ai lati del- na" barocca, ma
emulo del padre nell'architettura. Il progetto originario la navata subito dopo l'ingresso stanno in nicchie due abbreviata nello
subì per la ristrettezza dei mezzi a disposizione alcuni statue di S. Agostino e S. Girolamo. Seguono lungo le spazio della tela
navate altre statue raffiguranti il re Davide penitente, con un gusto per i